Carver - Hopper - Bansky


 - Hopper - Gas
La cabina telefonica

 Lei crolla, nella cabina, piangendo

al telefono. Chiedendo una cosa o due,

e piangendo ancora un po’.

Il suo compagno, un tipo anziano in jeans

e camicia denim, sta in piedi aspettando

il suo turno per parlare, e piangere.

Lei gli porge il telefono.

Per un minuto stanno insieme

Banksy - qui

nella minuscola cabina, con le lacrime di lui

che cadono accanto alle sue. Poi

lei si va ad appoggiare al parafango

della loro berlina. E ascolta lui

che prende accordi .

Raymond Carver

Aïda Muluneh (Addis Abeba, 1974)





qui -   Aida Muluneh - qui -







modo rapido e facile di riempire tanti bidoni

Sereni - Smerilli


Nicola  Giuseppe Smerilli
Viene a cadere qui

e s'impiglia tra i passi

negli indugi della mente

la foglia che più resiste 

Vittorio Sereni


Patrizia Cavalli 1947-2022

 La perfezione del vero primo male

non conosce permessi né riposi.

Vigliacca e maledetta si presenta

se leggo un libro se guardo alla finestra, 

se incontro amici se rispondo al telefono

e soprattutto si approfitta

del silenzio dei giorni di festa. 

Quali libri?

Borges si domanda, nel racconto La biblioteca di Robinson (1940), quali sarebbero i tre libri che un naufrago vorrebbe avere su un’isola deserta, e si risponde così: “Per quel tragico umano in isolamento nulla è tanto pericoloso quanto il ricordo. Libri di passione, libri di rapporti umani, non otterrebbero altro che farlo disperare. Dunque, niente libri che implichino il rapporto umano-umani. Niente libri che si lascino leggere facilmente e subito si esauriscano: solo libri che è necessario conquistare poco a poco, e che possono popolare gli anni identici. Propongo dunque questa lista: 1) un libro matematico (forse di Russell); 2) un libro metafisico (forse di Schopenhauer); 3) un libro di storia sufficientemente remota (forse di Plutarco)”. […]

La biblioteca di Robinson Crusoe (Repubblica – 16/07/16) P. Odifreddi

Io porterei libri di entomologia e botanica.    

doni


 Io mi espongo, non mi esprimo. In quanto produttore di senso e non di significati. Per dirla con Cioran: “Essa si svuota, dunque ti salva, ti priva di un sovraccarico ingombrante.” E aggiungo, nel momento in cui viene trasmessa ad altri diventa dono, prima c’è il sentire, poi il vedere; si vede sempre ciò che si sente. Angelo Pretolani

mandelliarte

gnoli (1933-1970)

fondazioneprada.domenico-gnoli

etimologiaecuriosit

domenico-gnoli

Gnoli

Viva la materia! dalla quale siamo fatti,

pittore ultra controcorrente,

siamo anche il bottone che indossiamo,

l'abito fa il monaco in tutto,

siamo il riccio e l'ultimo capello, dipinti uno per uno,

mischiò l'acrilico con la sabbia per non far vedere le pennellate.

Nessun critico osò dire quello che è, se non timidamente, sempre la stessa cosa, abbiamo paura di dire quello che siamo: misera materia che si scompone con un misero virus, chi non lo accetta diventa un misero non vax.

cappella

cappella-di-villa-serena

spalletti-lo-spazio-del-colore

spalletti+cappella foto

ettore-spalletti- cappella-sala-del-commiato/

ettore+spalletti+opere


arte totale



 Essere umani è più che essere divini, perché quando Cristo era divino, non fu soddisfatto fino a quando non fu stato umano. Emily Dickinson - 519 -


pangea.news/dickinson-dante

Montale - Fornara

Carlo Fornara Vespero d'inverno
 
Se il nome 
fosse una conseguenza delle cose,
di queste non potrei dirne una sola
perché le cose sono fatti e i fatti
in prospettiva sono appena cenere. Montale







Carlo Fornara, L’Aquilone 





ma una storia non dura che nella cenere
 e persistenza è solo l'estinzione. Montale











I libri non contengono la vita; non ne contengono che la cenere; è, immagino, ciò che si chiama l’esperienza umana. ( Yourcenar da Alexis o il trattato della lotta vana.)

Highlands

My Heart's in the Highlands  è una riscrittura (1790) di una vecchia ballata scozzese dalla penna di Robert Burns.

Mistico e fuori dal tempo l’arrangiamento del compositore estone Arvo Pärt. Il minimalismo si fa in lui limpidezza armonica. Questa versione fa parte della colonna sonora del film "La Grande Bellezza" del regista Paolo Sorrentino.



Hugo van der Goes (1440? -1482)

Maria Portinari

 Hugo van der Goes

Trittico Portinari







Cristina Campo, Gli imperdonabili


miraggio


lo sguardo andava lontano, ... fino all'orizzonte traslucido su cui pareva disegnarsi il miraggio d’una città

vetro dei romani

I secolo d.C. - adria
veneto.  -  I secolo d.C.

Oggetti di vetro che usavano i romani dell' impero.

Opere di  Ennione noto artigiano del vetro. Probabilmente inventò la tecnica della soffiatura a stampo chiuso.

coppe-ennione-museo-adria


adria.musei-archeologici

Alessandro Manzoni

de le umane cose
tanto sperimentare,  quanto ti basti
per non curarle

Manzoni

Lluís Masriera - Barcelona, 1872-1958

Pájaro de desván
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Lluís Masriera

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kubrick-spiega-finale-2001-odissea-nello-spazio/
L'Universo muto e l'umano senza luce, abbandonato a se medesimo e come smarrito in cotest'angolo del'universo, senza sapere chi ve l'abbia messo, cosa sia venuto a farvi, ciò che ne diverrà morendo, come uno che avessero trasportato addormento in un isola deserta  e  si svegliasi senza conoscere ove egli fosse e senza trovar alcun mezzo per uscirne. Pascal, Pensieri 1669
 - Qatar  - qui - Serra
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 - qui - qui -

Sophie Calle


sophie-calle-what-do-you-see 2013/


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/la-lettera-daddio-ricevuta-da-sophie-calle/





fotografa

l'urlo

/wiki/L'urlo

"A occhi chiusi. Perché se solo gli aprissimo per un istante, ci sfuggirebbe da dentro un urlo tremendo e continueremmo a urlare senza smettere mai."

Amos Oz, Giuda -  cap.39


patrizia cavalli

Amoz Oz

qui

"Vedeva le luci della sera allungarsi una dopo l'altra, esitanti, avvolte di un alone giallo,  come se dispiacesse loro ferire il colore della notte."  

Amoz Oz - Tocca l'acqua, tocca il vento Cap 42 - pag.179

orale - scritto - disegnato


Un umano si propone il compito di disegnare il mondo. Nel corso degli anni, popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di navi, d’isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l’immagine del suo volto.

Jorge Luis Borges

Un hombre se propone la tarea de dibujar el mundo. A lo largo de los años puebla un espacio con imágenes de provincias, de reinos, de montañas, de bahías, de naves, de islas, de peces, de habitaciones, de instrumentos, de astros, de caballos y de personas. Poco antes de morir, descubre que ese paciente laberinto de líneas traza la imagen de su cara.




"La filosofia è scritta in quel grandissimo libro che continuamente sta aperto davanti ai nostri occhi (voglio dire, l'universo), ma che non s'intende se prima non si studia la lingua e si conoscono i caratteri in cui sta scritto. La lingua di quel libro è matematica e i caratteri sono triangoli, circoli e altre figure geometriche". Galileo

"L’universo è fluido e mutevole, il linguaggio rigido". Borges