Visualizzazione post con etichetta Iosif Brodskij. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Iosif Brodskij. Mostra tutti i post

wonderland

Fontana del Nettuno Roma



Aria, acqua, fiamma, fauni, leoni, naiadi,
copie dal vero o corpi immaginari,
tutto ciò che ha inventato Dio e che il cervello
s'è stancato di continuare, s'è fatto pietra, metallo.
Questa la fine delle cose, questo alla fine della strada

lo specchio per entrare.

Iosif Brodskij - Poesie italiane - Torso



Foro Romano


Foro Romano

Colonna traiana

Colonna di Marco Aurelio

Forum Romanum Roma


La cosa quanto più è invisibile, tanto più è certo
che sulla terra è esistita una volta,
e quindi tanto più essa è dovunque. Josif Brodskij

la poesia

"Tutta la poesia è una confidenza, e le premesse di qualsiasi confidenza sono la fiducia di colui che ascolta e la sincerità di colui che parla." Borges - "La misura della mia speranza"  - 1926
 Kodama

Quando una poesia è riuscita?
"Quando si muove." Patrizia Cavalli

qui
"La poesía no es otra cosa que el último horizonte, que es, a su vez, la arista en donde los extremos se tocan, en donde no hay contradicción ni duda. Al llegar a ese lindero final, el encadenamiento habitual de los fenómenos rompe su lógica, y al otro lado, en donde empiezan las tierras del poeta, la cadena se rehace en una lógica nueva." Vicente Huidobro
«Los verdaderos poemas son incendios. La poesía se propaga por todas partes, iluminando sus consumaciones con estremecimientos de placer o de agonía». V.H.
Las palabras tienen un genio recóndito, un pasado mágico que sólo el poeta sabe descubrir, porque él siempre vuelve a la fuente.
El poeta os tiende la mano para conduciros más allá del último horizonte. V.H.
Inventa mundos nuevos y cuida tu palabra;
el adjetivo, cuando no da vida, mata.
aqui -

La poesia, in fondo, è già in sé una traduzione; o, per dirla in altro modo, la poesia è uno degli aspetti della psiche riversati nel linguaggio. Non è tanto che la poesia sia una forma d'arte: piuttosto, l'arte è una forma cui ricorre spesso la poesia. In sostanza, la poesia è l'articolarsi della percezione, il tradursi di questa percezione nel patrimonio ereditario del linguaggio - perché il linguaggio è, dopo tutto, il migliore strumento disponibile. da All'ombra di Dante di Josif  Brodskij
La poesia mette un punto di domanda sull'individuo stesso, sulle sue imprese e le sue certezze mentali, sul suo stesso significato esistenziale. Altra ego - I (Profilo di Clio)
L'amore è una questione metafisica che ha come scopo o il perfezionamento o la liberazione dell'anima: mondandola dalla pula dell'esistenza. Questa è ed è sempre stata l'essenza della poesia lirica. Altra ego - VII (Profilo di Clio)
Più si legge poesia, meno si tollera ogni sorta di verbosità, nei discorsi politici o filosofici come nella storia, nella sociologia, o nell'arte della prosa. La poesia, come disse una volta Montale, è un'arte inguaribilmente semantica, e fornisce scarsissime possibilità ai ciarlatani. da Come leggere un libro in Profilo di Clio, pag. 81 Josif  Brodskij 
«Citare Montale è una tentazione pericolosa, perché si trasforma facilmente in un'occupazione a tempo pieno» Brodskij, All'ombra di Dante in Il canto del pendolo.
Il poeta è un democratico nato, e non solo grazie alla precarietà della sua posizione, bensì perché provvede al nutrimento dell'intera nazione e ne adopera il linguaggio. Lo stesso fa la tragedia: da qui la loro affinità.da Il canto del pendolo Josif  Brodskij
Impregnati d'una luce rara sono i versi di Holderlin e Haller, eppure anche lì è già smarrimento, fin dove giunge il cuore. Sebald  Secondo natura - pag 94 - 3- V
Solo i poeti riescono a racchiudere in pochi versi quello che i filosofi  stanno ancora cercando.

mare

Osservavo i balestrucci, sorprendentemente numerosi, che volavano altissimi intorno alle scogliere rosso fuoco, dalla zona solatia veleggiavano verso quella ombrosa e dall'ombra si precipitavano come dardi nella luce, e così anch'io, in quel pomeriggio, che mi ispirava un senso di liberazione, e ai miei occhi pareva senza confini, mi lanciai a nuoto verso il mare aperto. Sebald - Le Alpi nel mare - pag.30

Nella parte settentrionale del mondo ho trovato un rifugio
nella parte ventosa, dove gli uccelli, volando giù
dalle rocce, si riflettono nei pesci e scendono a dar di becco
fra i gridi su una superficie di screziati specchi.
  Iosif Brodskij

Colui che si spande come una sorgente, viene conosciuto dalla conoscenza” (Rainer Maria Rilke). qui - poesie -


muse

Euterpe a Milano
a Mantova
Io, con la faccia spaccata, io figliastro
di un selvaggio impero,
di un altro impero non meno vasto
figlio d'adozione altero,
sono felice qui, nel nido
di Muse, Legge, Grazie,
dove cantavano Virgilio e Ovidio,
poetava Orazio.

Proviamo allora ad estraniarci,
a mettere il secolo tra virgolette.
Forse anche ai miei brogliacci,
come alle loro tavolette,
senza danno per i soavi occhi
guarderà Euterpe la briosa
e dei miei russi scarabocchi

salverà qualcosa.
Brodskij - Poesie italiane - Piazza Mattei - pag. 43

La Musa

Quando la notte attendo il suo arrivo,
la vita sembra sia appesa a un filo.
Che cosa sono onori, libertà, giovinezza
di fronte all’ospite dolce
col flauto nella mano? Ed ecco è entrata.
Levato il velo, mi guarda attentamente.
Le chiedo: “Dettasti a Dante tu
le pagine dell’Inferno?” Risponde: “Io”
.

Anna Andreevna Achmatova - 1924

“Un verso memorabile nella sua acustica inevitabilità …le cinque A di Anna Achmatova collocarono la titolare di questo nome in testa all’alfabeto della poesia russa” (Brodskij).

Iosif Brodskij 1940 - 1996

Sono nato e cresciuto nelle paludi baltiche,
dove onde grigie di zinco vengono a due a due;
di qui tutte le rime, di qui la voce pallida
che fra queste si arriccia, come il capello umido;
se mai s’arriccia. Anche puntando il gomito, la  conchiglia
dell’orecchio non distingue in esse nessun ruglio,
ma battiti di tele, di persiane, di mani,
bollitori su fornelli, al massimo strida di gabbiani.
In questi piatti paesi quello che difende
dal falso il cuore è che in nessun luogo ci si può celare e si vede
più lontano. Soltanto per il suono è ostacolo:
l’occhio non si lamenta per l’assenza di eco.

Chinati, ti devo sussurrare all'orecchio qualcosa:
per tutto io sono grato, per un osso
di pollo come per lo stridio delle forbici che già un vuoto
ritagliano per me, perché quel vuoto è Tuo.
Non importa se è nero. E non importa
qui
se in esso non c'è mano, e non c'è viso, né il suo ovale.
La cosa quanto più è invisibile, tanto più è certo
che sulla terra è esistita una volta,
e quindi tanto più essa è dovunque.
Sei stato il primo a cui è accaduto, vero?
E può tenersi a un chiodo solamente
ciò che in due parti uguali non si può dividere.
Io sono stato a Roma. Inondato di luce. Come
può soltanto sognare un frammento! Una dracma
d'oro è rimasta sopra la mia retina.
Basta per tutta la lunghezza della tenebra.

(da "Poesie Italiane" - Elegie romane XII)

Iosif Brodskij   - wiki - /brodsky.

una pagina

"Io ho già conquistato la mia povertà; ho già riconosciuto, tra migliaia, le nove o dieci parole che vanno d’accordo con il mio cuore; ho già scritto più di un libro per poter scrivere, forse, una pagina. La pagina di giustificazione, quella che sarà il compendio del mio destino, quella che forse ascolteranno solo gli angeli assistenti, quando suonerà il Giudizio Universale.
Semplicemente: quella pagina che all’imbrunire, davanti alla decisa verità della fine della giornata, del tramonto, della brezza oscura e nuova, delle ragazze chiare di fronte alla strada, io mi arrischierei a leggere a un amico." Borges

Yo he conquistado ya mi pobreza, yo he reconocido, entre miles, las nueve o diez palabras que se llevan bien con mi corazón; yo he escrito más de un libro para poder escribir acaso una página. La página justificativa, la que sea abreviatura de mi destino, la que sólo escucharán tal vez los ángeles censores cuando suene el juicio final". Inquisiciones 

In ultima analisi, però, ciò che importa nella vita come sulla carta - con le azioni come con gli aggettivi - è quanto ci aiuta a mantenere la nostra dignità; la gentilezza e la civiltà dei modi lo fanno.
Iosif Brodskij, In memoria di Stephen Spender - XIV

unità d'Italia


Cristina Trivulzio Belgiojoso - 1832, dipinto di Francesco Hayez

Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Purgatorio -VI-


patria, «quel denso concentrato di esistenza/ sorpresa dentro un tempo che ti assorbe/ in una proporzione originaria»  P.Cavalli

..schiavo stanco, del genere per niente raro
e che vediamo sempre più di frequente,
ho gustato la libertà al momento del sipario.

E anche se dal cielo
cadesse la stella più vermiglia
e il globo andasse alla deriva,
la libertà, di cui letteratura è figlia,
sarebbe viva.


 Iosif Brodskij,  Poesie italiane - Piazza Mattei - pag. 47

Benigni:
libertà, bandiera, donne, Dante, ..."sovra candido vel cinta d'uliva
donna m'apparve, sotto verde manto
vestita di color di fiamma viva." sono il colori della bandiera italiana

se la felicità è cara non è di buona qualità
Il Canto degli Italiani - quirinale.it/inno

Questo affannoso e travagliato sonno
Che noi vita nomiam, come sopporti,
Pepoli mio? di che speranze il core
Vai sostentando?
Leopardi

feste - fiestas


Tutti a Natale siamo un poco magi.
Nei negozi c’è fango, e ressa. Per
un barattolo di halvà al caffè

di assediare botteghe son capaci,
avvolte nei pacchetti, intere folle;
ognuno per se stesso Re e cammello
.

 Brodskij

  
Manolo dice a Mafalda "Todos esperan que el año nuevo sea mejor" y Mafalda le contesta "Y yo apuesto que el año que empieza espera que la gente sea mejor" Quino -

Manolo dice a Mafalda:"Tutti si augurano che l'anno nuovo sia migliore" e Mafalda gli risponde: "E io scommetto che l'anno nuovo si augura che la gente sia migliore".

estetica




Ferruccio Ferrazzi
  L'idolo del prisma, 1925

Existen dos estéticas: la estética pasiva de los espejos y la estética activa de los prismas. Guiado por la primera, el arte se transforma en una copia de la objetividad del medio ambiente o de la historia psíquica del individuo. Guiado por la segunda, el arte se redime, hace del mundo su instrumento, y forja, más allá de las cárceles espaciales y temporales, su visión personal." Borges

Esistono due estetiche: l'estetica passiva degli specchi e l'estetica attiva dei prismi. Guidata dalla prima, l'arte si trasforma in una copia dell'oggettività dell'ambiente o della storia psichica dell'individuo. Guidata dalla seconda, l'arte si redime, fa del mondo il suo strumento e forgia - al di là delle prigioni spaziali e temporali - la sua visione personale. Borges 



                                            
      




Federico de Pistoris Donna  e ambiente -1922   -stamp -

Con tutto il nostro progresso cerebrale, siamo ancora esposti al pericolo di ricadere nella nozione romantica (e anche realistica, quindi) secondo cui «l'arte imita la vita». L'arte, se mai si dedica a operazioni di questo genere, aspira in realtà a rispecchiare quei pochi elementi dell'esistenza che trascendono la «vita», che la prolungano oltre il suo punto terminale; ed è un'aspirazione che spesso è scambiata per un confuso affannarsi dell'arte o dell'artista alla ricerca dell'immortalità. In altre parole, l'arte «imita» la morte piuttosto che la vita; ossia imita il regno di cui la vita non può offrire alcuna nozione: consapevole della propria intrinseca brevità, l'arte cerca di esorcizzare, di ammansire quella che è la più lunga versione possibile del tempo. Dopo tutto, ciò che distingue l'arte dalla vita è la sua capacità di produrre un grado di lirismo superiore a tutti quelli che si possono raggiungere in qualsiasi rapporto umano. Da qui l'affinità della poesia con la nozione di vita ultraterrena; se pure quest'ultima non è un'invenzione della poesia. Iosif Brodskij,

divino


“Vergine Madre, figlia del tuo figlio”. (Virgen Madre, hija de tu hijo)
(Dante - Paradiso 1,XXXIII)
foto de Robert Hupka

"Come una foto in bianco e nero.  Nessuna concessione al colore, alla spettacolarità, ai nuovi barbari. Bianco e nero, colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticità della forma, della sostanza,  l'occhio vede e non si inganna.
Questo è il mio segreto veramente semplice. Si vede bene solo con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi." "Il piccolo principe"

Fondare un'etica su un versetto citato erroneamente significa andare in cerca di guai:
ma se uno ti percuote sulla guancia destra,
porgi a lui anche l'altra
e se uno vuole chiamarti in giudizio e toglierti
la tunica, cedigli anche il tuo mantello.
E se uno ti forza a fare un miglio,
va' con lui per due miglia.


Citati per esteso, questi versetti hanno in realtà ben poco a che fare con la resistenza passiva o non violenta, con i precetti di non ripagare con la stessa moneta e di rendere bene per male. Il loro significato è tutt'altro che passivo, poiché vi è implicita l'idea che il male può essere reso assurdo per eccesso; vi è implicito il suggerimento di rendere assurdo il male sminuendone le pretese con una condiscendenza pressoché illimitata che svaluta il danno. Un atteggiamento simile mette la vittima in una posizione molto attiva, nella condizione di un aggressore mentale. La vittoria possibile in tali circostanze non è una vittoria morale, bensì esistenziale. Qui l'altra guancia non mette in moto il senso di colpa del nemico (un senso di colpa che egli sarebbe capacissimo di reprimere), ma espone i suoi sensi e le sue facoltà all'insensatezza di tutta l'operazione: è lo stesso effetto che può fare ogni forma di produzione di massa.
Mi permetto di ricordarvi che qui non stiamo parlando di una situazione che comporti un combattimento leale. Stiamo parlando di situazioni in cui uno si trova fin dall'inizio in uno stato d'inferiorità assoluta, senza speranza, in cui uno non ha modo di contrattaccare, in cui le probabilità sono contro di lui, e in maniera schiacciante. In altre parole, parliamo delle ore più buie della vita, quando il senso della propria superiorità morale sul nemico non offre alcun sollievo, quando questo nemico si è ormai spinto troppo oltre per vergognarsi o per avere nostalgia degli scrupoli abbandonati, quando uno non ha più niente per difendersi, tranne la propria faccia, una tunica, un mantello e un paio di piedi che possono ancora camminare per un miglio o due.
In questa situazione resta ben poco spazio per le manovre tattiche. Così l'offerta dell'altra guancia dovrà essere, da parte vostra, una decisione consapevole, fredda, deliberata. Le vostre probabilità di vincere, per quanto esili, dipendono tutte dal fatto che sappiate o no quello che state facendo. Quando spingete avanti la faccia con la guancia rivolta al nemico, dovete sapere che questo è appena l'inizio del cimento, soltanto il primo dei versetti - e dovete riuscire a vedervi per tutta la sequenza, per tutti i tre versetti del Discorso della Montagna. Altrimenti, una frase isolata dal contesto vi lascerà malconci.
Fondare un'etica su un versetto citato erroneamente significa andare in cerca di guai oppure ridursi alla mentalità del borghese che si gode il supremo piacere: quello delle proprie convinzioni. In entrambi i casi (ma il secondo, con tutte le sue tessere d'iscrizione a movimenti filantropici e ad associazioni senza fini di lucro, è il meno digeribile) il risultato è quello di cedere terreno al Male, di ritardare la comprensione dei suoi punti deboli. Perché il Male, vorrei ricordarvelo, è umano, solo umano.
da  Il canto del pendolo Per citare un versetto. Iosif Brodskij
[Discorso ai laureati del 1984 allo Williams College]. 

Giorgio De Chirico - Iosif Brodskij

Piazza d'Italia.1915
Io, cantore di inezie, linee rotte, assurdità,
nel grembo della città eterna mi nascondo
dall'astro che ha imposto ai cesari la loro cecità
(raggi che basterebbero per un secondo universo).

Piazza gialla, stordimento meridiano.
 Iosif Brodskij, Poesie italiane -Elegie romane - III

"Le architetture e gli oggetti collocati nello spazio secondo prospettive multiple perdono il loro significato comune e diventano simboli o metafore di concetti nascosti dietro l'apparenza del mondo visibile. La metafisica diventa la scoperta del mistero che si cela negli aspetti più comuni del vivere, davanti ai nostri occhi". De Chirico
 
La Torre Rossa 1913 
"L’arte è la rete fatale che coglie al volo, come misteriose farfalle, i momenti strani sfuggiti all’innocenza e alla distrazione degli umani ordinari."

"L'Arte è Enigma ed Inquietudine. Un guardar oltre il precario teatro della Vita, scoprendo l'Eterno nascosto sotto la cangiante apparenza."

"L'opera profonda l'artista l'attingerà nelle profondità del suo essere: là dove non passano rumore di ruscelli canti di uccelli sussurri di foglie."
"Per essere veramente immortale un’opera d’arte deve uscire completamente dai limiti dell’umano: in essa il buon senso e la logica mancheranno del tutto, il buon senso e la logica la danneggiano. In tal modo l’opera si avvicinerà al sogno e anche alla mentalità infantile."    .De Chirico 1914,  Il senso del presagio in Metafisica, a cura di E. Coen, Electa Mondadori, Milano, 2003, pag. 52
"Nella parola metafisica non ci vedo nulla di tenebroso è la stessa tranquillità ed insensata bellezza della materia che mi appare metafisica e tanto più metafisici mi appaiono quegli oggetti che per chiarezza di colore ed esattezza di misure sono agli antipodi di ogni confusione e di ogni nebulosità."
"La figura umana (e tutto ciò che è vitale), è un paravento che ci nasconde molte cose."

"La figura humana (y todo lo que es vital), es un biombo que nos esconde muchas cosas."
El Arte es Enigma e Inquietud. Observar más allá del precario teatro de la Vida, descubriendo el Eterno ocultado bajo la alterada aparición."