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Quali libri?

Borges si domanda, nel racconto La biblioteca di Robinson (1940), quali sarebbero i tre libri che un naufrago vorrebbe avere su un’isola deserta, e si risponde così: “Per quel tragico umano in isolamento nulla è tanto pericoloso quanto il ricordo. Libri di passione, libri di rapporti umani, non otterrebbero altro che farlo disperare. Dunque, niente libri che implichino il rapporto umano-umani. Niente libri che si lascino leggere facilmente e subito si esauriscano: solo libri che è necessario conquistare poco a poco, e che possono popolare gli anni identici. Propongo dunque questa lista: 1) un libro matematico (forse di Russell); 2) un libro metafisico (forse di Schopenhauer); 3) un libro di storia sufficientemente remota (forse di Plutarco)”. […]

La biblioteca di Robinson Crusoe (Repubblica – 16/07/16) P. Odifreddi

Io porterei libri di entomologia e botanica.    

orale - scritto - disegnato


Un umano si propone il compito di disegnare il mondo. Nel corso degli anni, popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di navi, d’isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l’immagine del suo volto.

Jorge Luis Borges

Un hombre se propone la tarea de dibujar el mundo. A lo largo de los años puebla un espacio con imágenes de provincias, de reinos, de montañas, de bahías, de naves, de islas, de peces, de habitaciones, de instrumentos, de astros, de caballos y de personas. Poco antes de morir, descubre que ese paciente laberinto de líneas traza la imagen de su cara.




"La filosofia è scritta in quel grandissimo libro che continuamente sta aperto davanti ai nostri occhi (voglio dire, l'universo), ma che non s'intende se prima non si studia la lingua e si conoscono i caratteri in cui sta scritto. La lingua di quel libro è matematica e i caratteri sono triangoli, circoli e altre figure geometriche". Galileo

"L’universo è fluido e mutevole, il linguaggio rigido". Borges

notte - noche

James Mneill Whistle- - Nocturne
Oscura notte, crei fantasmi o adagi
tra le tue braccia un mondo?
Montale 
---
Dios ha creado las noches que se arman
De sueños y las formas del espejo
Para que el hombre sienta que es reflejo
Y vanidad. Por eso nos alarman
.
Borges

---
A notte fonda umani e cose si ignorano,
io, solo, corpo e ombra ci divertiamo insieme.

Su Tung-p’o


Hopper  - Night shadows night window.
H.Coppola



















Yuri Pimenov  
Notte in città 

 In questi vicoli stretti, dove ingombra

anche il pensiero di sé,
Brodskij -Elegie romane - VII

Ma quanta luce dà nella notte,
con il buio fondendosi, l'inchiostro!
Iosif Brodskij, Poesie italiane -Elegie romane - VIII

Night, the astonishing, the stranger to all that is human, over the mountain-tops mournful and gleaming draws on.
Notte, sorprendente, straniera a tutto ciò che è umano, oltre le cime lucenti e lugubri avanza. Sebald  "Los anillos de saturno"

Ecco che in notturna si cammina
per una strada sgombra e silenziosa,
pieni di fiducia, abbandonati
a quel largo silenzio che non teme
cambi di scena bruschi, ma trattiene
le singolari ariette che si levano
da altri protesi cuori incamminati.
Patrizia Cavalli 


La notte non mi stringe
e non mi chiude a letto,
anche se ho il corpo steso
non mi toglie al suo peso.

Patrizia Cavalli 

La notte
So poco della notte
ma la notte sembra sapere di me,
e in più, mi cura come se mi amasse,
mi copre la coscienza con le sue stelle.
Forse la notte è la vita e il sole la morte.
Forse la notte è niente
e le congetture sopra di lei niente
e gli esseri che la vivono niente.
Forse le parole sono l’unica cosa che esiste
nell’enorme vuoto dei secoli
che ci graffiano l’anima con i loro ricordi.
Ma la notte deve conoscere la miseria
che beve dal nostro sangue e dalle nostre idee.
Deve scaraventare odio sui nostri sguardi
sapendoli pieni di interessi, di non incontri.
Ma accade che ascolto la notte piangere nelle mie ossa.
La sua lacrima immensa delira
e grida che qualcosa se n’è andato per sempre.
Un giorno torneremo ad essere.
(Alejandra Pizarnik)
La noche
Poco sé de la noche
pero la noche parece saber de mí,
y más aún, me asiste como si me quisiera,
me cubre la conciencia con sus estrellas.
Tal vez la noche sea la vida y el sol la muerte.
Tal vez la noche es nada
y las conjeturas sobre ella nada
y los seres que la viven nada.
Tal vez las palabras sean lo único que existe
en el enorme vacío de los siglos
que nos arañan el alma con sus recuerdos.
Pero la noche ha de conocer la miseria
que bebe de nuestra sangre y de nuestras ideas.
Ella ha de arrojar odio a nuestras miradas
Sabiéndolas llenas de intereses, de desencuentros.
Pero sucede que oigo a la noche llorar en mis huesos.
Su lágrima inmensa delira
y grita que algo se fue para siempre.
Alguna vez volveremos a ser.
Alejandra Pizarnik

laberinto

Fabrizio Clerici, il labirinto, 1983-. qui -
No habrá nunca una puerta. Estás adentro
y el alcazar abarca el universo
y no tiene ne anverso ne reverso
ni externo muro ni secreto centro.
No esperes que il rigor de tu camino
que tercamente se bifurca en otro,
que tercamente se bifurca en otro,
tendrá fin. Es de hierro tu destino
como tu juez. No aguardes la embestida
del toro que es un hombre y cuya extraña
forma plural da horror a la maraña
de interminable piedra entreteijda.
No existe. Nada esperes. Ni siquiera
en el negro crepúsculo la fiera.
Dr. syn  - andrew wyeth - olandese volante

Mai ci sarà una porta. Tu sei dentro
e la fortezza è pari all’universo
dove non è diritto né rovescio,
né muro esterno né segreto centro.
Non sperare che l’aspro tuo cammino

che ciecamente si biforca in due,
che ciecamente si biforca in due,
abbia fine. È di ferro il tuo destino,
così il giudice. Non attender l’urto
del toro umano la cui strana forma
plurima colma d’orrore il groviglio
dell’infinita pietra che s’intreccia.
Non esiste. Non aspettarti nulla.
Neanche nel nero annottare la fiera.
(traduzione F. T. Montalto )





-qui

Non ci sarà mai una porta. Sei dentro
e la fortezza
uguaglia l’universo
e non
ha né diritto ne inverso
né esterno muro né segreto centro.
Non sperare che il
rigore del tuo cammino
che ciecamente si biforca in
qualcos’altro,
che ciecamente si biforca in qualcos’altro,
avrà fine. E’ di ferro il tuo destino,
così il tuo giudice. Non sperare in qualche
breccia

del toro che è l’uomo il cui strano modo
multiplo riempie d’orrore il nodo
dell’infinita pietra che s’intreccia.
Non esiste. Non sperare niente. Nemmeno nella selva
nell’oscuro imbrunire una qualche belva. 
(traduzione Hado Lyria) - aqui -

simone berti - 2020 - qui

Rousseau - Borges

qui
Mirar el río hecho de tiempo y agua
y recordar que el tiempo es otro río,
saber que nos perdemos como el río
y que los rostros pasan como el agua.

Borges


Guardare il fiume fatto di tempo e di acqua
E ricordare che il tempo è un altro fiume.
Sapere che noi ci perdiamo come il fiume
E che i volti passano come l'acqua.


la poesia

"Tutta la poesia è una confidenza, e le premesse di qualsiasi confidenza sono la fiducia di colui che ascolta e la sincerità di colui che parla." Borges - "La misura della mia speranza"  - 1926
 Kodama

Quando una poesia è riuscita?
"Quando si muove." Patrizia Cavalli

qui
"La poesía no es otra cosa que el último horizonte, que es, a su vez, la arista en donde los extremos se tocan, en donde no hay contradicción ni duda. Al llegar a ese lindero final, el encadenamiento habitual de los fenómenos rompe su lógica, y al otro lado, en donde empiezan las tierras del poeta, la cadena se rehace en una lógica nueva." Vicente Huidobro
«Los verdaderos poemas son incendios. La poesía se propaga por todas partes, iluminando sus consumaciones con estremecimientos de placer o de agonía». V.H.
Las palabras tienen un genio recóndito, un pasado mágico que sólo el poeta sabe descubrir, porque él siempre vuelve a la fuente.
El poeta os tiende la mano para conduciros más allá del último horizonte. V.H.
Inventa mundos nuevos y cuida tu palabra;
el adjetivo, cuando no da vida, mata.
aqui -

La poesia, in fondo, è già in sé una traduzione; o, per dirla in altro modo, la poesia è uno degli aspetti della psiche riversati nel linguaggio. Non è tanto che la poesia sia una forma d'arte: piuttosto, l'arte è una forma cui ricorre spesso la poesia. In sostanza, la poesia è l'articolarsi della percezione, il tradursi di questa percezione nel patrimonio ereditario del linguaggio - perché il linguaggio è, dopo tutto, il migliore strumento disponibile. da All'ombra di Dante di Josif  Brodskij
La poesia mette un punto di domanda sull'individuo stesso, sulle sue imprese e le sue certezze mentali, sul suo stesso significato esistenziale. Altra ego - I (Profilo di Clio)
L'amore è una questione metafisica che ha come scopo o il perfezionamento o la liberazione dell'anima: mondandola dalla pula dell'esistenza. Questa è ed è sempre stata l'essenza della poesia lirica. Altra ego - VII (Profilo di Clio)
Più si legge poesia, meno si tollera ogni sorta di verbosità, nei discorsi politici o filosofici come nella storia, nella sociologia, o nell'arte della prosa. La poesia, come disse una volta Montale, è un'arte inguaribilmente semantica, e fornisce scarsissime possibilità ai ciarlatani. da Come leggere un libro in Profilo di Clio, pag. 81 Josif  Brodskij 
«Citare Montale è una tentazione pericolosa, perché si trasforma facilmente in un'occupazione a tempo pieno» Brodskij, All'ombra di Dante in Il canto del pendolo.
Il poeta è un democratico nato, e non solo grazie alla precarietà della sua posizione, bensì perché provvede al nutrimento dell'intera nazione e ne adopera il linguaggio. Lo stesso fa la tragedia: da qui la loro affinità.da Il canto del pendolo Josif  Brodskij
Impregnati d'una luce rara sono i versi di Holderlin e Haller, eppure anche lì è già smarrimento, fin dove giunge il cuore. Sebald  Secondo natura - pag 94 - 3- V
Solo i poeti riescono a racchiudere in pochi versi quello che i filosofi  stanno ancora cercando.

una pagina

"Io ho già conquistato la mia povertà; ho già riconosciuto, tra migliaia, le nove o dieci parole che vanno d’accordo con il mio cuore; ho già scritto più di un libro per poter scrivere, forse, una pagina. La pagina di giustificazione, quella che sarà il compendio del mio destino, quella che forse ascolteranno solo gli angeli assistenti, quando suonerà il Giudizio Universale.
Semplicemente: quella pagina che all’imbrunire, davanti alla decisa verità della fine della giornata, del tramonto, della brezza oscura e nuova, delle ragazze chiare di fronte alla strada, io mi arrischierei a leggere a un amico." Borges

Yo he conquistado ya mi pobreza, yo he reconocido, entre miles, las nueve o diez palabras que se llevan bien con mi corazón; yo he escrito más de un libro para poder escribir acaso una página. La página justificativa, la que sea abreviatura de mi destino, la que sólo escucharán tal vez los ángeles censores cuando suene el juicio final". Inquisiciones 

In ultima analisi, però, ciò che importa nella vita come sulla carta - con le azioni come con gli aggettivi - è quanto ci aiuta a mantenere la nostra dignità; la gentilezza e la civiltà dei modi lo fanno.
Iosif Brodskij, In memoria di Stephen Spender - XIV

estetica




Ferruccio Ferrazzi
  L'idolo del prisma, 1925

Existen dos estéticas: la estética pasiva de los espejos y la estética activa de los prismas. Guiado por la primera, el arte se transforma en una copia de la objetividad del medio ambiente o de la historia psíquica del individuo. Guiado por la segunda, el arte se redime, hace del mundo su instrumento, y forja, más allá de las cárceles espaciales y temporales, su visión personal." Borges

Esistono due estetiche: l'estetica passiva degli specchi e l'estetica attiva dei prismi. Guidata dalla prima, l'arte si trasforma in una copia dell'oggettività dell'ambiente o della storia psichica dell'individuo. Guidata dalla seconda, l'arte si redime, fa del mondo il suo strumento e forgia - al di là delle prigioni spaziali e temporali - la sua visione personale. Borges 



                                            
      




Federico de Pistoris Donna  e ambiente -1922   -stamp -

Con tutto il nostro progresso cerebrale, siamo ancora esposti al pericolo di ricadere nella nozione romantica (e anche realistica, quindi) secondo cui «l'arte imita la vita». L'arte, se mai si dedica a operazioni di questo genere, aspira in realtà a rispecchiare quei pochi elementi dell'esistenza che trascendono la «vita», che la prolungano oltre il suo punto terminale; ed è un'aspirazione che spesso è scambiata per un confuso affannarsi dell'arte o dell'artista alla ricerca dell'immortalità. In altre parole, l'arte «imita» la morte piuttosto che la vita; ossia imita il regno di cui la vita non può offrire alcuna nozione: consapevole della propria intrinseca brevità, l'arte cerca di esorcizzare, di ammansire quella che è la più lunga versione possibile del tempo. Dopo tutto, ciò che distingue l'arte dalla vita è la sua capacità di produrre un grado di lirismo superiore a tutti quelli che si possono raggiungere in qualsiasi rapporto umano. Da qui l'affinità della poesia con la nozione di vita ultraterrena; se pure quest'ultima non è un'invenzione della poesia. Iosif Brodskij,

mare


Prima che il sogno (o la paura) ordisse
mitologie e cosmogonie,
prima che il tempo si coniasse in giorni,
il mare, il sempre mare, era e da sempre.
Ma chi è il mare? Chi è quell'impetuoso
essere antico che rode i pilastri
della terra ed è uno e molti mari,
ed è abisso e splendore e caso e vento?
Lo scopri sempre per la prima volta
se lo guardi, e ti dà quello stupore
delle cose elementari, le belle
sere, la luna, il fuoco di un falò.
Chi è il mare? E io chi sono? Lo
saprò il giorno che succede all'agonia. Borges
  Antes que el sueño (o el terror) tejiera
  mitologías y cosmogonías,
  antes que el tiempo se acuñara en días,
  el mar, el siempre mar, ya estaba y era.

  ¿Quién es el mar? ¿Quién es aquel violento
  y antiguo ser que roe los pilares
  de la tierra y es uno y muchos mares
  y abismo y resplandor y azar y viento?

  Quien lo mira lo ve por vez primera,
  siempre. Con el asombro que las cosas
  elementales dejan, las hermosas

  tardes, la luna, el fuego de una hoguera.
  ¿Quién es el mar, quién soy? Lo sabré el día
  ulterior que sucede a la agonía. Borges

L'onda
...Il d
orso ampio splende
come cristallo;
la cima leggiera
s'aruffa
come criniera
nivea di cavallo...
G.D'Annunzio


Là, in disparte da noi, in disparte dal mondo
un'onda dietro l'altra si frange sulla riva,
e sull'onda la stella, e l'umano, e l'uccello,
e il reale, e i sogni, e la morte: un’onda dietro l’altra. 
Arsenij Tarkovskij
 
il mare d'inverno
è un concetto che il pensiero
non considera  E. Ruggeri- youtube - fotos - mereggiate in Liguria e John Surman
ci vorrebbe il mare - come è profondo il mare -

Al mare (o quasi)
Hic manebimus se vi piace non proprio
ottimamente ma il meglio sarebbe troppo simile

alla morte (e questa piace solo ai giovani). Montale


Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale
siccome i ciottoli che tu volvi,
mangiati dalla salsedine;
....
Ma nulla so rimpiangere: tu sciogli
ancora i groppi interni col tuo canto.
Il tuo delirio sale agli astri ormai. Montale

olvido, recuerdo - oblio, ricordo

“Salomón dijo: no hay nada nuevo sobre la tierra. Así como Platón imaginó que todo conocimiento no es otra cosa que recuerdo, Salomón sentenció: que toda novedad no es otra cosa que olvido
Sir Francis Bacon (1561-1626)
Essays, LVIII, en "El inmortal" de J.L.Borges

"Salomone disse: non vi è alcuna cosa nuova sulla terra. Così come Platone immaginò che tutta la conoscenza non è altro che ricordo, Salomone sentenziò: che tutta novità non è altro che oblio". Sir Francis Bacon (1561-1626) Essays, LVIII, ne "L'immortale" di J.L.Borges

"Salomon saith: There is no new thing upon the earth. So that as Plato had an imagination, that all knowledge was but remembrance; so Salomon giveth his sentence, that all novelty is but oblivion."
Francis Bacon: Essays, LVIII

García Lorca decía que nada se creaba sino que se descubría.

al espejo - allo specchio

- Cagnaccio di San Pietro- qui - qui -

Y en el espejo mi doble es tal vez mi contrario.
Ana Ajmátova

Georges de La Tour

Elina Brotherus - post
 
















au miroir - mi dico  - Picasso
 
blog = solipsismo - qui

Thaïs - testo - Lakmè

...sempre in propria compagnia...
patrizia cavalli





Sara Scaramelli
Talora nel crepuscolo un volto
Ci guarda dal fondo di uno specchio:
L'arte deve essere come questo specchio

Che ci rivela il nostro proprio volto. Borges 

A veces en las tardes una cara
nos mira desde el fondo de un espejo;
el arte debe ser como ese espejo

que nos revela nuestra propia cara. Borges

Utamaro



Giovanni Bellini















Dios ha creado las noches que se arman
De sueños y las formas del espejo
Para que el hombre sienta que es reflejo
Y vanidad. Por eso nos alarman. Borges

Vecchiaia - Vejez

Alfred Kubin

"La vejez (tal es el nombre que los otros le dan) 
puede ser el tiempo de nuestra dicha.
El animal ha muerto o casi ha muerto.
Quedan el hombre y su alma."
J.L.Borges - Elogio de la sombra

"La vecchiaia (è questo il nome che gli altri le danno)
può essere il tempo della nostra felicità.
l'animale è morto o è quasi morto.
rimangono l'umano e la sua anima."
J.L.Borges - Elogio dell' ombra

Qundo mi vidi giunto in quella parte
di mia etade ove ciascun dovrebbe
calar le vele e raccoglier le sarte, 

Inf. 79-81  "

...tutto, figliolo, cambia in tarda età,
la vita si assottiglia,
tutto si riduce,
la proliferazione
della specie è mera
illusione, e nessuno sa
quale sarà il traguardo." Sebald - "Secondo natura" 2/VII - pag. 48


Robert Mapplethorpe

"Caronte: io sarò uno scandalo sulla tua barca.
"Caronte : yo seré un escándalo en tu barca." Juana de Ibarbourou.

"Me acostumbro a envejecer, es el oficio más difícil del mundo,....
Envidio a los que no se dan cuenta de que envejecen,
tan ocupados están con sus cosas.
" Nâzim Hikmet - aqui -


Da così tanto tempo sono  nato
che sento certe volte
trascorrere su di me l'acqua gelata.
Arsenij Tarkovskij

Trionfo della Morte, Palermo



Devo ammettere che la posterità ha su di me un grande vantaggio. Essa conoscerà la mia epoca mentre questa ancora non si conosce. Saprà una quantità di cose che io ignoro. La mia cultura, la mia visione del mondo, le appariranno sorpassate. A parte alcune grandi opere che resistono ai secoli, disdegnerà gli alimenti di cui io mi sono nutrita. Simone de Beauvoir

V'è quasi sempre un'ambivalenza nel lavoro, che è al tempo stesso un asservimento, una fatica, ma anche una fonte d'interesse, un elemento di equilibrio, e un fattore di integrazione alla società. Quest'ambiguità si riflette nella pensione, che si può considerare come una specie di grande vacanza, o come una caduta tra gli scarti. Simone de Beauvoir


memoria

"Difíciles de descubrir son
los alados vertebrados de la prehistoria,
almacenados entre tablillas de pizarra.
Pero si veo ante mí la nervadura
de mi vida pasada, en una imagen,
pienso siempre
que tiene algo que ver con la verdad.
El cerebro trabaja de continuo
con algunas huellas, por débiles
que sean, de autoorganización,
y a veces de ello surge
un orden, en algunos aspectos hermoso
y tranquilizador, pero más cruel también
que el anterior estado de ignorancia.
¿Hasta dónde retroceder
para encontrar el comienzo? (...)"
"Difficili da scoprire sono invero,
custoditi fra lamine di scisto,
i preistorici vertebrati
con le ali. Se vedo tuttavia,
davanti a me in una immagine, la nervatura
de la vita trascorsa, penso sempre
che questo abbia a che fare
con la verità. D'altra parte il cervello
lavora inesausto su tracce,
ancorché labili, di auto-organizzazione,
e talvolta ne risulta
un ordine, a tratti bello
e rappacificante, ma anche più crudele
del tempo passato, il tempo dell'ignoranza.
Fin dove bisogna dunque retrocedere
per incontrar l'inizio?

"La notte oscura prende il largo" in Secondo Natura - Sebald
W.G. Sebald, "La noche oscura hace una incursión" en Del natural.

"Somos nuestra memoria, somos ese quimérico museo de formas inconstantes, ese montón de espejos rotos." Borges
Siamo il nostro ricordo, siamo museo immaginario di mutevoli forme, mucchio di specchi rotti.

"Scuoto la mia memoriaForse tra i suoi rami qualcosa Addormentato da anni Si leverà con un frullo." W.S. 

La memoria,
amica come l’edera alle tombe,
cari frammenti ne riporta in dono. Saba

"Tu chiedi se così tutto vanisce
in questa poca nebbia di memorie..." E. Montale

"Ho spesso l'impressione che il ricordo sia una forma di stoltezza. Ci rende la testa pesante, ci dà le vertigini, come se non si stesse guardando all'indietro attraverso le fughe del tempo, bensì giù verso la terra da grandi altitudini, da una di quelle torri che si perdono nel cielo." - W. Sebald - "Gli emigrati"

lenguaje - linguaggio

catedral de bsas
“Pienso que las palabras hay que conquistarlas, viviéndolas."
"Que nadie se anime a escribir barrio sin haber caminoteado largamente por sus veredas altas; sin haberlo deseado y padecido como a una novia; sin haber sentido sus tapias, sus campitos, sus lunas a la vuelta de un almacén, como una generosidad..."
"El lenguaje es como la luna y tiene su hemisferio de sombra."

"... el verso exige la pronunciación. El verso siempre recuerda que fue un arte oral antes de ser un arte escrito, recuerda que fue un canto." Borges

 Qualsiasi metafora, per strabiliante che sia, è un’esperienza possibile e la difficoltà non sta nell’inventarla (che è semplicissimo, basta saper mescolare parole prestigiose per ottenerla), bensì nel motivarla in modo tale da abbagliare chi legge. Borges

...sólo se podía alcanzar el grado necesario de excelsitud con el lenguje, el único medio capaz de un peligroso vuelo de altura. Sebald "Los anillos de Saturno"


E per attingere alle vette l'unico mezzo che gli si prospettava era quello di un pericoloso volo ad alta quota sulle ali del linguaggio.  Gli anelli di Saturno - pag 30

"Le parole bisogna conquistarle vivendole".
"Che nessuno si azzardi a scrivere quartiere senza avere a lungo vagabondato per i suoi alti marciapiedi; senza averlo desiderato e sofferto come una fidanzata; senza aver sentito i suoi muri di cinta, i suoi campicelli, le sue lune ritornando da uno spaccio, come una generosità..."
"Il linguaggio è come la luna: ha il suo emisfero d'ombra."

"Se il mondo ha la struttura del linguaggio
e il linguaggio ha la forma della mente
la mente con i suoi pieni e i suoi vuoti
è niente o quasi e non ci rassicura.

Così parlò Papirio. Era già scuro
e pioveva. Mettiamoci al sicuro
disse e affrettò il passo senza accorgersi
che il suo era il linguaggio del delirio.

Montale


Non ho avuto purtroppo che la parola,
qualche cosa che approssima ma non tocca;
Si el mundo tiene la estructura del lenguaje
y el lenguaje tiene la forma de la mente
la mente con sus llenos y vacíos
es nada o casi y no nos tranquiliza.

Así habló Papirio. Estaba ya oscuro
y llovía. Pongámonos al seguro dijo
y apuró el paso sin darse cuenta
que el suyo era el lenguaje del delirio.

traducción de Teódulo López Meléndez - aqui -

Sueño - Sonno - Sogno II

Si el sueño fuera (como dicen) una
tregua, un puro reposo de la mente,
¿por qué, si te despiertan bruscamente,
sientes que te han robado una fortuna?
¿Por qué es tan triste madrugar? La hora
nos despoja de un don inconcebible,
tan íntimo que sólo es traducible
en un sopor que la vigilia dora
de sueños, que bien pueden ser reflejos
truncos de los tesoros de la sombra,
de un orbe intemporal que no se nombra
y que el día deforma en sus espejos.
¿Quién serás esta noche en el oscuro
sueño, del otro lado de su muro?



Picasso - Le rêve - 1932
Se il sonno fosse (come dicono) una
tregua, un puro riposo della mente,
perché, se ti si desta bruscamente,
senti che t'han rubato una fortuna?
Perché è triste levarsi presto? L’ora
ci priva di un dono inconcepibile,
così intimo che si traduce solo
in un torpore che la veglia dora
di sogni, forse riflessi
troncati dei tesori dell’ombra,
di un orbe senza tempo e senza nome
che il giorno deforma nei suoi specchi.
Chi sarai questa notte nell'oscuro
sonno
, dall'altra parte del suo muro?
J.L.Borges

miniatura













e voilà

Mauro Di Silvestre

"Llego a mi centro,
a mi álgebra y mi clave,
a mi espejo.
Pronto sabré quién soy"
JLB

"Arrivo al mio centro,
alla mia algebra, alla mia chiave,
al mio specchio.
Presto saprò chi sono." 

"Heme aquí al borde del espacio y lejos de las circunstancias
Me voy tiernamente como una luz
Hacia el camino de las apariencias..." V.H.
"Eccomi ai bordi dello spazio e lontano dalle circostanze
Me ne vado teneramente come una luce

Verso il cammino delle apparenze..."

"Heme aquí de regreso de donde no se vuelve". V.H.
"Eccomi di ritorno da dove non si torna"

"...y voy, senda adelante,

con el alma ligera y la cara radiante,
sin sentir, sin soñar, llena de la voluptuosidad de no pensar." J. de I.


immovile