Borges si domanda, nel racconto La biblioteca di Robinson (1940), quali sarebbero i tre libri che un naufrago vorrebbe avere su un’isola deserta, e si risponde così: “Per quel tragico umano in isolamento nulla è tanto pericoloso quanto il ricordo. Libri di passione, libri di rapporti umani, non otterrebbero altro che farlo disperare. Dunque, niente libri che implichino il rapporto umano-umani. Niente libri che si lascino leggere facilmente e subito si esauriscano: solo libri che è necessario conquistare poco a poco, e che possono popolare gli anni identici. Propongo dunque questa lista: 1) un libro matematico (forse di Russell); 2) un libro metafisico (forse di Schopenhauer); 3) un libro di storia sufficientemente remota (forse di Plutarco)”. […]
La biblioteca di Robinson Crusoe (Repubblica – 16/07/16) P. Odifreddi
Io porterei libri di entomologia e botanica.
1 commento:
Don Jorge Luis seguramente llevaría La Divina Comedia..
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