olvido, recuerdo - oblio, ricordo

“Salomón dijo: no hay nada nuevo sobre la tierra. Así como Platón imaginó que todo conocimiento no es otra cosa que recuerdo, Salomón sentenció: que toda novedad no es otra cosa que olvido
Sir Francis Bacon (1561-1626)
Essays, LVIII, en "El inmortal" de J.L.Borges

"Salomone disse: non vi è alcuna cosa nuova sulla terra. Così come Platone immaginò che tutta la conoscenza non è altro che ricordo, Salomone sentenziò: che tutta novità non è altro che oblio". Sir Francis Bacon (1561-1626) Essays, LVIII, ne "L'immortale" di J.L.Borges

"Salomon saith: There is no new thing upon the earth. So that as Plato had an imagination, that all knowledge was but remembrance; so Salomon giveth his sentence, that all novelty is but oblivion."
Francis Bacon: Essays, LVIII

García Lorca decía que nada se creaba sino que se descubría.

2 commenti:

larcò ha detto...

Nada sucede dos veces de Wislawa SzymborskaWislawa Szymborska

Nada sucede dos veces
ni va a suceder, por eso
sin experiencia nacemos,
sin rutina moriremos.

En esta escuela del mundo
ni siendo malos alumnos
repetiremos un año,
un invierno, un verano.

No es el mismo ningún día,
no hay dos noches parecidas,
igual mirada en los ojos,
dos besos que se repitan.

Ayer mientras que tu nombre
en voz alta pronunciaban
sentí como si una rosa
cayera por la ventana.

Ahora que estamos juntos,
vuelvo la cara hacia el muro.
¿Rosa? ¿Cómo es la rosa?
¿Como una flor o una piedra?

Dime por qué, mala hora,
con miedo inútil te mezclas.
Eres y por eso pasas.
Pasas, por eso eres bella.

Medio abrazados, sonrientes,
buscaremos la cordura,
aun siendo tan diferentes
cual dos gotas de agua pura.

larcò ha detto...

Nulla due volte (Wislawa Szymborska)



Nulla due volte accade
Né accadrà. Per tal ragione
Nasciamo senza esperienza,
moriamo senza assuefazione.

Anche agli alunni più ottusi
Della scuola del pianeta
Di ripeter non è dato
Le stagioni del passato.

Non c’è giorno che ritorni,
non due notti uguali uguali,
né due baci somiglianti,
né due sguardi tali e quali.

Ieri, quando il tuo nome
Qualcuno ha pronunciato,
mi è parso che una rosa
sbocciasse sul selciato.

Oggi che stiamo insieme,
ho rivolto gli occhi altrove.
Una rosa? Ma cos’è?
Forse pietra, o forse fiore?

Perché tu, ora malvagia,
dài paura e incertezza?
Ci sei – perciò devi passare.
Passerai – e in ciò sta la bellezza.

Cercheremo un’armonia,
sorridenti, fra le braccia,
anche se siamo diversi
come due gocce d’acqua.