a Gubbio

Dal 1980 l’albero di Natale che ogni anno, la sera  del 7 dicembre vigilia dell’Immacolata, si accende sulle pendici del Monte Ingino è del tutto speciale. E’ il più grande del mondo ed è ormai un simbolo di Gubbio. Sale dalle ultime case di pietra del Centro storico fino alla Basilica di Sant’Ubaldo, patrono della città, nei cui pressi risplende la stella cometa che completa l’albero stesso.
Ha 650 m di altezza e 350 m di larghezza, è entrato nel Guinness dei primati. - stamp -

2 commenti:

larcò ha detto...

Eccesso
Hanno scoperto una nuova stella,
ma non vuol dire che vi sia più luce
e qualcosa che prima mancava.
La stella è grande e lontana,
tanto lontana da essere piccola,
perfino più piccola di altre
assai più piccole di lei.
Lo stupirsi non sarebbe qui affatto strano
se solo ne avessimo il tempo.
L'età della stella, massa, posizione,
tutto ciò basta forse
per una tesi di dottorato
e un piccolo rinfresco negli ambienti vicini al cielo:
l'astronomo, sua moglie, parenti, colleghi,
atmosfera rilassata, abito informale,
si conversa soprattutto di temi locali
masticando noccioline.
Una stella magnifica,
ma non è un buon motivo
per non brindare alle nostre signore
assai più vicine.
Una stella senza conseguenze.
Ininfluente sul tempo, la moda, l'esito del match,
il governo, le entrate e la crisi dei valori.
Senza riflessi su propaganda e industria pesante,
sulla laccatura del tavolo delle trattative.
In sovrappiù per i giorni contati della vita.
A che serve qui chiedersi
sotto quante stelle nasce l'uomo,
e sotto quante dopo un attimo muore.
Nuova.
- Mostrami almeno dove sta.
- Tra il bordo della nuvoletta bigia sfilacciata
e quel rametto, più a sinistra, di acacia.
- Ah, eccola - dico. WS

larcò ha detto...

http://yokumireba.altervista.org/poetry/Szymborska/Szymborska.html