Que van a poder pensar los extraterrestres que escuchen el mensaje del Voyager Golden Record, de nosotros humanos, cuando sepan que quien les habla es un nazi que llegò a ser secretario del ONU??
Que trabajo nazi hacía lo cuenta Sebald en su libro "Los anillos de Saturno".
Che potranno mai pensare gli extraterrestri che ascoltino il messaggio del Voyager Golden Récord, di noi umani, quando sappiano che chi gli parla è un nazista che arrivò a essere segretario del ONU??
Che lavoro nazista facesse lo racconta Sebald nel suo libro "Gli anelli di Saturno".
Que trabajo nazi hacía lo cuenta Sebald en su libro "Los anillos de Saturno".
Che potranno mai pensare gli extraterrestri che ascoltino il messaggio del Voyager Golden Récord, di noi umani, quando sappiano che chi gli parla è un nazista che arrivò a essere segretario del ONU??
Che lavoro nazista facesse lo racconta Sebald nel suo libro "Gli anelli di Saturno".
2 commenti:
Torturas
Nada ha cambiado.
El cuerpo es doloroso,
debe comer, respirar y dormir,
tiene la piel fina y sangre que aflora,
reservas de uñas y dientes,
huesos que se fracturan, ligamentos que se estiran.
La tortura toma en cuenta todo esto.
Nada ha cambiado.
El cuerpo tiembla como tembló
antes y después de la creación de Roma,
en el siglo veinte antes y después de Cristo,
la tortura permanece, sólo la tierra ha retrocedido
y todo sucede como en la habitación de al lado.
Nada ha cambiado
Simplemente hay más seres humanos,
a las culpas seculares se añaden nuevas culpas
reales, supuestas, momentáneas y nulas,
pero el grito que el cuerpo hace surgir
es siempre un grito de inocencia
según los eternos registros y medidas.
Nada ha cambiado.
Sólo ciertas maneras, ceremonias y danzas,
pero las manos que protegen la cabeza
hacen siempre el mismo movimiento.
El cuerpo se retuerce, se estremece, se debate,
cae en una zancadilla o dobla las rodillas,
se pone lívido, se infla, babea y sangra.
Nada ha cambiado.
Salvo el curso de los ríos,
el lindero de los bosques, riberas, desiertos y glaciares.
A través de estos paisajes erra la pobre alma en pena,
desaparece, vuelve, se aproxima o se aleja,
extraña a ella misma, siempre inaprehensible,
a veces segura, a veces dudando de su existencia,
mientras que el cuerpo, él, es, y es, y es,
y realmente no encuestra a dónde ir. WS
Torture
Nulla è cambiato.
Il corpo prova dolore,
deve mangiare e respirare e dormire,
ha la pelle sottile, e subito sotto – sangue,
ha una buona scorta di denti e di unghie,
le ossa fragili, le giunture stirabili.
Nelle torture di tutto ciò si tiene conto.
Nulla è cambiato.
Il corpo trema, come tremava prima e dopo la fondazione di Roma,
nel ventesimo secolo prima e dopo Cristo,
le torture c’erano e ci sono, solo la Terra è più piccola
e qualunque cosa accada, è come dietro la porta.
Nulla è cambiato.
C’è soltanto più gente,
alle vecchie colpe se ne sono aggiunte di nuove,
reali, fittizie, temporanee e inesistenti,
ma il grido con cui il corpo
ne risponde era, è
e sarà un grido di innocenza,
secondo un registro e una scala eterni.
Nulla è cambiato.
Tranne forse i modi, le cerimonie, le danze.
Il gesto delle mani che proteggono il capo
è rimasto però lo stesso,
il corpo si torce, si dimena e si divincola,
fiaccato cade, raggomitola le ginocchia,
illividisce, si gonfia, sbava e sanguina.
Nulla è cambiato.
Tranne il corso dei fiumi,
la linea dei boschi, del litorale, di deserti e ghiacciai.
Tra questi paesaggi l’anima vaga,
sparisce, ritorna, si avvicina, si allontana,
a se stessa estranea, inafferrabile,
ora certa, ora incerta della propria esistenza,
mentre il corpo c’è, e c’è, e c’è
e non trova riparo.
http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=94255
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