memoria

"Difíciles de descubrir son
los alados vertebrados de la prehistoria,
almacenados entre tablillas de pizarra.
Pero si veo ante mí la nervadura
de mi vida pasada, en una imagen,
pienso siempre
que tiene algo que ver con la verdad.
El cerebro trabaja de continuo
con algunas huellas, por débiles
que sean, de autoorganización,
y a veces de ello surge
un orden, en algunos aspectos hermoso
y tranquilizador, pero más cruel también
que el anterior estado de ignorancia.
¿Hasta dónde retroceder
para encontrar el comienzo? (...)"
"Difficili da scoprire sono invero,
custoditi fra lamine di scisto,
i preistorici vertebrati
con le ali. Se vedo tuttavia,
davanti a me in una immagine, la nervatura
de la vita trascorsa, penso sempre
che questo abbia a che fare
con la verità. D'altra parte il cervello
lavora inesausto su tracce,
ancorché labili, di auto-organizzazione,
e talvolta ne risulta
un ordine, a tratti bello
e rappacificante, ma anche più crudele
del tempo passato, il tempo dell'ignoranza.
Fin dove bisogna dunque retrocedere
per incontrar l'inizio?

"La notte oscura prende il largo" in Secondo Natura - Sebald
W.G. Sebald, "La noche oscura hace una incursión" en Del natural.

"Somos nuestra memoria, somos ese quimérico museo de formas inconstantes, ese montón de espejos rotos." Borges
Siamo il nostro ricordo, siamo museo immaginario di mutevoli forme, mucchio di specchi rotti.

"Scuoto la mia memoriaForse tra i suoi rami qualcosa Addormentato da anni Si leverà con un frullo." W.S. 

La memoria,
amica come l’edera alle tombe,
cari frammenti ne riporta in dono. Saba

"Tu chiedi se così tutto vanisce
in questa poca nebbia di memorie..." E. Montale

"Ho spesso l'impressione che il ricordo sia una forma di stoltezza. Ci rende la testa pesante, ci dà le vertigini, come se non si stesse guardando all'indietro attraverso le fughe del tempo, bensì giù verso la terra da grandi altitudini, da una di quelle torri che si perdono nel cielo." - W. Sebald - "Gli emigrati"

1 commento:

larcò ha detto...

una parola per definir la sua opera: memoria, quanto è sfuggente e trasformista!
Come sempre, qualunque espressione artistica riflette la nostra infanzia. Sebald vuole ricordare a tutti costi perché soffrì le dimenticanze dei suoi genitori, secondo me non capì e non accetò mai il silenzi, i non ricordo dei suoi genitori e insieme a loro de tutta la Germania, non accetò mai che non ricordare può fare parte delle nostre autodifese, almeno nell'immediato, col tempo ritorna la memoria, col tempo.
sin memoria somos viajeros sin rumbo