Mottetto XIV


Infuria sale o grandine? Fa strage
di campanule, svelle la cedrina.
Un rintocco subacqueo s'avvicina,
quale tu lo destavi, e s'allontana.

La pianola degl'inferi da sé
accelera i registri, sale nelle
sfere del gelo . . . — brilla come te
quando fingevi col tuo trillo d'aria

Lakmé nell'Aria delle Campanelle.

2 commenti:

larcò ha detto...

A Claudia Muzio

Eravate sublime
per cuore e accento,
il fuoco e il ghiaccio fusi
quando Qualcuno disse basta
e fu obbedito.
Ovviamente
non fu affar vostro la disubbidienza
ma questo non conforta, anzi infittisce
il mistero: che sia pronto a dissolversi,
cio' che importa, ma tardo e incancellabile
l'essere per cui nascere fu un refuso.

larcò ha detto...

Mi pare impossibile,
mia divina, mio tutto,
che di te resti meno
del fuoco rosso verdognolo
di una lucciola fuori stagione.
La verità è che nemmeno
l’incorporeo
può eguagliare il tuo cielo
e solo i refusi del cosmo
spropositando dicono qualcosa
che ti riguardi.